MARVELIT TEAM-UP

presenta

SUPER-VILLAINS TEAM-UP

Gli otto dei del male

 

Continua da Villains LTD #29

 

Doomstadt, Latveria

L’alba sorge sul piccolo stato europeo, illuminando anche l’antico castello che domina la capitale del paese. Al suo interno c’è una delle più grandi biblioteche esoteriche del pianeta, e a leggere un tomo più vecchio di quanto un archeologo riterrebbe possibile c’è un uomo in armatura apparentemente medievale, avvolto da un prezioso mantello verde scuro.

Questa atmosfera antica è violata dal suono di una porta blindata su cui sono incise rune mistiche di protezione, aperta da un sofisticato sistema meccanico. Un uomo in alta uniforme latveriana si inginocchia prima della soglia, chiedendo con voce tremante:

-Domando perdono per… averla disturbata, mio Signore, ma il Ministro dello Spionaggio desidera informarla di certi avvenimenti…

Senza degnare il sottoposto di uno sguardo, Victor Von Doom si alza in piedi ed esce dalla stanza; il libro che stava leggendo si ripone da solo sullo scaffale.

-Sono stati ultimati i preparativi per il mio viaggio al consolato di New York ?

-Naturalmente, mio Signore… Inoltre il ministro degli esteri cinese… chiede se sarebbe possibile organizzare una visita di stato…

-Ho già informato il governo cinese del prezzo richiesto per entrare nel mercato latveriano; Destino non ritratta.

Il monarca entra in quello che sembrerebbe un ascensore, salutato militarmente dal ministro. Le porte si chiudono e si riaprono immediatamente, avendo teleportato il re di Latveria a destinazione.

Il Dottor Destino si siede su un piccolo trono, accerchiato da robot di guardia e schermi olografici che trasmettono immagini da ogni parte del pianeta. L’immagine del Ministro appare davanti ad essi, impegnato in un complesso inchino.

-Hans. Cosa ti spinge a disturbare il giusto riposo del tuo sovrano ?

-Chiedo infinitamente scusa, mio Signore, ma abbiamo ricevuto strane notizie sulla nazione di Alberia. La sua capitale, Gravemacher, è… semplicemente scomparsa dalle mappe.

Un’immagine satellitare mostra infatti una gigantesca cupola di energia oscura che intrappola l’intera città. Ad essa si sovrappone l’immagine di un casco viola.

-Secondo le nostre informazioni, il Presidente Jean-Claude Jucker è in realtà un fantoccio nelle mani dell’autoproclamatosi Imperatore del Crimine, il professor Augustus DeCeyt… creatore e capo dell’organizzazione di mercenari super-umani, la Villains LTD. Come sicuramente ricorderà, abbiamo stabilito un accordo temporaneo di non-aggressione reciproca e gli abbiamo prestato un agente, l’alieno Dreadface. [1]

-Notizie dal nostro infiltrato ?

-Non nelle ultime 12 ore, mio Signore. L’ultimo comunicato lo dava presente nella sede provvisoria della Villains LTD, sotto il palazzo presidenziale di Alberia.

-Che cosa sappiamo della cupola e di ciò che l’ha creata ? DeCeyt non ha accesso a mezzi per creare nulla del genere.

-Infatti, mio Signore, riteniamo che si tratti di una barriera di chiara origine mistica. Secondo le nostre indagini, al suo interno deve essersi generato un campo di degenerazione mentale non dissimile da quello sperimentato durante il cosiddetto Inferno. Le energie mistiche necessarie per un atto del genere sono…

-Fuori da qualunque scala, Hans, lo so benissimo. Ottimo lavoro; mi tenga informato se la situazione peggiora.

-Con tutto il rispetto, mio Signore, la situazione è già peggiorata. L’energia mistica all’interno della cupola si decuplica ogni sei minuti…e nonostante sette mistici tra cui il Mago Supremo stiano cercando di entrare, la barriera sta reggendo.

Gli occhi del tiranno si concentrano sull’immagine satellitare, brillando di interesse. Se non fosse Destino, sorriderebbe sotto la maschera di metallo.

-Cancellate ogni altro impegno di stato della giornata. Intendo trattare questa questione personalmente.

 

Gravemacher, capitale di Alberia

All’interno della cupola, la gigantesca figura tentacolare del temibile demone Shuma-Gorath troneggia in un cielo denso di nuvole scure. Ovunque nella città, uomini e donne sono stati ridotti a bestie selvagge senza il minimo cervello, intente solo a distruggere senza alcuno scopo tutto ciò che riescono a vedere.

Decine e decine di roghi si sono alzati in tutta la città, la cui aria è diventata spessa e fredda, senza il minimo sprazzo di luce come se l’alba qui non fosse mai arrivata.

Soltanto tre persone non sono state colpite dalla demoniaca demenza: l’Imperatore del Crimine, la mistica Darklady e l’ombra vivente Shades della Villains LTD.

-Il mio sonno è terminato ! Dannato sia mille volte il Mago Supremo che mi respinse da questo piano dell’esistenza tempo fa… ma ora, una volta aperto questo portale, niente e nessuno mi impedirà di governare su questo mondo, come feci per centinaia di migliaia di anni prima della civiltà ! Presto Shuma-Gorath regnerà supremo su tutto l’universo !

-Ah-ehm… posso avere un secondo del suo tempo, mister Gorath ?

-Chi osa rivolgersi a Shuma-Gorath in tono così insolente ?

-Professor Augustus DeCeyt, ma lei può chiamarmi Imperatore mister Gorath. Come dicevo, se potessimo discutere…

-Shuma-Gorath !

Uno dei tentacoli colpisce il palazzo su cui resistono i tre sopravvissuti, abbattendolo come un castello di carte. Darklady evoca una piattaforma per fermare la caduta, ed afferra DeCeyt per l’elaborata giacca nera e viola. L’uomo di mezz’età non sembra spaventato dalla situazione.

-E’ impazzito !? Non si può contrattare con un demone inter-dimensionale del caos !

-Suvvia, milady, questa è un’assunzione illogica e priva di fondamento. Quindi se non erro, mister Shuma-Gorath, lei desidera dominare l’universo. Non ritiene possibile un accordo per modificarne leggermente l’amministrazione… delegando alla mia persona la gestione della sola Terra, ad esempio ?

-Inaccettabile ! Shuma-Gorath è supremo ! Capisci, spreco di carne, che potrei distruggere la tua intera miserabile galassia solamente guardandola ?

-Se Lei è così disumanamente potente e malvagio quanto mi è stato riferito, mister Gorath, potrebbe fare ben di peggio. Ma esaminiamo i fatti. Primo, Lei odia questo universo. Secondo, Lei è pienamente capace di distruggere un universo. Terzo, questo universo è ancora intatto. Di conseguenza, o il secondo assunto si rivela errato e Lei non è così potente quanto vuole farci credere… o Lei non può distruggere l’universo fino a quando non si è completamente materializzato. Quarto, io ho attivato la Chiave della Dannazione che le ha dato accesso a questo mondo, ed è plausibile che il processo possa essere invertito. Ergo, mister Gorath, desidera negoziare o no ?

-Ha ha ha !!! Sei un curioso divertimento, mortale ! Anche se tu potessi chiudere il portale, cosa ti lascia credere che Shuma-Gorath ti lascerebbe fare ?

-Devo considerare questa una risposta negativa ?

In risposta, Shuma-Gorath sbatte la palpebra del suo gigantesco occhio. Da esso fuoriesce uno stormo di orripilanti demoni, che si dirigono verso il trio di sopravvissuti. Darklady e Shades radunano le proprie energie per il contrattacco, mentre DeCeyt lucida il casco con la manica della giacca prima di indossarlo.

-Temo che questo significhi che dovrò prendere misure offensive nei suoi confronti, mister Gorath.

 

Da qualche parte nella Cina meridionale

All’interno della sua fortezza segreta, l’uomo conosciuto solo come il Mandarino pensa. Tra le sue mani uno degli ultimi oggetti mistici rimasti in suo possesso, un’antica sfera dalle oscure origini e dall’ancora più misterioso utilizzo. Ha ormai voltato le spalle alla magia per tornare ad abbracciare la tecnologia…ma il Mandarino è troppo astuto per ignorare deliberatamente un’arma importante.

Alcuni schermi trasmettono la situazione di Alberia… di suo interesse unicamente per l’insistenza che questo DeCeyt ha dimostrato nel pretendere un’alleanza.

Sente che qualcosa sta cercando di richiamare il suo istinto mistico… e la sfera gli mostra un sicuro collegamento, anche se tutt’altro che chiaro.

Importanti eventi si prospettano all’orizzonte, pensa il Mandarino. Siano essi importanti alleanze… o lotte senza quartiere.

 

Isola del Teschio, da qualche parte nell’Oceano Atlantico

Un volto mostruoso, di un osceno rosso carne, morde il bocchino della sigaretta e ne inspira lentamente il fumo.

Attorno all’uomo dalla faccia di teschio, due grandi schermi. Uno di essi mostra il volto di un uomo calvo, apparentemente di mezz’età, con un monocolo sull’occhio destro. L’altro, una maschera viola impreziosita da un copricapo dorato che ne cinge la fronte come una sorta di corona.

-Questa riunione è una completa perdita di tempo – giudica il Teschio Rosso.

-Credo sia nel nostro pieno interesse trovare un modo di sfruttare questi eventi inattesi…per quanto tutti noi preferiamo restare fuori dagli eventi sovrannaturali – risponde il Barone Strucker.

-Perché non coinvolgere allora tutta la nostra organizzazione ? Dubito che il Seminatore d’Odio, lo Scienziato Supremo e il Numero Uno dell’Impero Segreto sarebbero d’accordo se sapessero di questa nostra riunione segreta…che gioco hai in mente, Strucker ? – chiede il Barone Helmut Zemo da sotto la maschera.

-L’AIM ha avuto dissapori personali con DeCeyt e i suoi sottoposti, e dubito ci si possa fidare dell’Impero in queste circostanze. In quanto al Seminatore d’Odio…

Il Teschio Rosso soffia del fumo verso gli schermi, spazientito.

-L’ossessione del Führer per il misticismo sarà la nostra rovina. Sei stato uno dei maggiori finanziatori della Villains LTD fin dall’inizio, Wolfgang, e la tua organizzazione ha una lunga storia di branche che dichiarano l’indipendenza e diventano rivali… non sistemerò i tuoi errori per te, se è questo che vuoi.

-Non ricordo di aver creato da solo l’Hydra, Teschio…

-Il punto è – interrompe Zemo – Cosa vogliamo fare con DeCeyt ? Distruggerlo o farlo entrare nel nostro circolo ? Ha delle capacità promettenti, ma può essere controllabile ?

-Se la Villains LTD uscirà viva da questa giornata, possiamo decidere di distruggerla o ricrearla come ci aggrada. Cosa scegliamo ? – chiede il Barone Von Strucker.

Attraverso i canali comunicazione c’è solo il silenzio per qualche tempo.

 

Periferia di Gravemacher, Alberia

Un uomo in tuta da combattimento verde porge un binocolo ad una donna vestita dello stesso colore, con una tuta molto più leggera e molto più aderente. Sposta i capelli verde scuro perché non le intralcino la vista, ed osserva da lontano la cupola mistica che protegge la capitale.

-L’esercito sta cercando di abbatterla…strano, credevo che Alberia non avesse un esercito regolare. Il contraccolpo del tuo piano è stato spettacolare, vero DeCeyt ?

-Signora, che ci facciamo qui ? Questo non è il nostro campo, non possiamo fare nulla contro quella cosa – obietta il soldato.

-Viper non si lascia sfuggire un’occasione. Le promesse di DeCeyt erano intriganti… morte, caos e distruzione…ma soltanto questo, promesse. Distruggendo la capitale, quel pazzo potrebbe avermi dato modo di rendere l’intera nazione il sogno di ogni nichilista.

-E…e se quello che c’è dentro non venisse fermato ?

-E’ questo il bello di essere nichilisti. Anche se va tutto male, si vince.

 

Gravemacher, capitale di Alberia

Mentre il palazzo continua a crollare, la schiera di demoni sta inseguendo la piattaforma di Darklady. La donna lancia scariche mistiche per distruggerli, con sorprendente effetto; ma sono decisamente troppi perché la cosa abbia effetto.

-La nostra strategia è inefficace, milady – fa notare DeCeyt, tranquillo a braccia conserte.

-Un altro modo per dire che siamo fottuti ! – chiarisce Shades, prendendo il controllo delle ombre dei demoni per metterli gli uni contro gli altri.

-Non c’è modo di scappare, e Shuma-Gorath è semplicemente imbattibile… a meno che non riusciamo a recuperare la Chiave della Dannazione, che è sotto il suo controllo… Imperatore, ma mi sta ascoltando !?

-Lascialo perdere… prima hai detto di non poter uscire, ma di poter portare qualcuno qui dentro giusto ? Richiama tutti i supereroi che trovi e scappiamo !

-Shades, io ho combattuto tutti i maggiori super-eroi terrestri fino allo stallo [2] , e non riesco a fargli un graffio ! E poi c’è il rischio che cadano tutti sotto il suo controllo come il resto della popolazione… fino a quando non avremo capito che cosa ci rende immuni, noi…

-Malvagità – capisce DeCeyt, premendo un pulsante che rilascia una scarica elettrica per allontanare uno dei demoni un po’ troppo affettuoso.

-Di che sta parlando ?

-Shades. Una volta l’ho vista prendere il controllo dell’ombra di un’intera montagna. [3] Può farci guadagnare un po’ di tempo facendo crollare questi palazzi addosso ai demoni, e tenendo occupato Shuma-Gorath ?

-Non se ne parla, professore. Sono un sadico, non un suicida… non resisterei un secondo contro quel coso, mi dia una buona ragione per cui dovrei…

-E’ stata una sua idea recuperare la Chiave della Dannazione. E non creda che Shuma-Gorath gliene sarà grato.

-Perché è sempre una “mia” idea se crolla tutto, e “sua” se funziona ?

-Prerogativa del capo. Si sbrighi, adesso.

La piattaforma scende abbastanza da permettere a Shades di saltare a terra, e prosegue nella sua fuga. L’ombra vivente, avvolta nel suo soprabito di pelle nera che contrasta con i corti capelli biondi, allarga le braccia e lascia fluire l’energia metafisica di cui è composto.

-E va bene, mostriciattoli, volete il gioco pesante ? E’ stata una pessima giornata, vi avverto…

Le ombre di due grattacieli si sollevano come giganti sonnolenti, ed iniziano a spingere contro le costruzioni. Lo sciame di demoni si divide, metà attaccando l’ombra e l’altra metà cercando di inseguire la piattaforma… cercando, perché il loro percorso è bruscamente interrotto dal crollo.

 

Intanto, DeCeyt e Darklady atterrano poco oltre l’enorme nube di fumo che si è sollevata. La donna trattiene un fulmine magico, giusto per precauzione.

-Spero ci abbia fatto guadagnare abbastanza tempo. Allora, Imperatore, qual è il suo piano ?

-Ho dedotto che cosa accomuna noi due a Shades, oltre all’essere immuni al controllo di Shuma-Gorath: secondo i suoi standard, siamo troppo malvagi perché la sua magia nera ci corrompa.

-Che cosa !? E’ assurdo ! E poi io non sono…

-L’unico altro possibile candidato sarebbe stato Dreadface, ma può essere stato contagiato quando ha preso possesso della mente di Switch. Chiunque altro nella mia organizzazione possiede almeno una briciola di compassione; la Chiave non può corromperci perché siamo già troppo corrotti.

-Capisco dove vuole arrivare. Quindi le uniche persone in grado di agire liberamente per distruggere la Chiave… sarebbero le più malvagie e corrotte del pianeta ?

-Precisamente. Sappiamo di non poter contare sull’aiuto dei super-eroi, quindi evocheremo i peggiori super-criminali. Quante persone crede di poter portare dentro la sfera ?

-Difficile a dirsi…cinque, forse sei. Ma non c’è abbastanza tempo !

Qualcosa si muove da sotto le macerie, ed i tentacoli di Shuma-Gorath sembrano sempre più impazienti.

-Deve esserci. Nessuno dei miei piani è senza delle misure di sicurezza.

 

Shades esce dalle macerie, il fiato lungo nonostante il suo corpo sia solo un’illusione. Alcuni demoni lo seguono, spazzati via dall’ombra di Shades che si solidifica e li stritola tra le proprie mani.

-Non c’è abbastanza tempo…da prendere fiato…tutto o niente, stavolta…

Le ombre dei palazzi si abbassano, sempre di più, fino ad appiattirsi completamente sull’asfalto ed essere fagocitati dall’uomo ombra. Le trattiene con visibile fatica, ma ce la fa.

-Interessante. Saresti un discreto suddito per Shuma-Gorath, mortale…

-Spiacente, ce l’ho già un lavoro. Ammazzo la gente.

Shades si toglie gli occhiali da sole, concentrando in un’unica scarica tutto il suo potere e quello assorbito dalle ombre della città. In condizioni normali, il suo solo sguardo è abbastanza da ridurre a un’ombra una dozzina di persone. In questo sguardo ha messo tutto quello che è, il massimo dell’oscurità che riuscirà mai a contenere…

Shuma-Gorath viene colpito nell’occhio, senza neanche sbattere le palpebre. L’energia oscura viene riflessa al mittente, dieci volte più potente.

C’è un’esplosione, che distrugge le macerie e lascia soltanto un cratere di diversi metri.

Al centro, un paio di occhiali da sole con le lenti rotte.

 

Ben nascosti all’ombra di un negozio che li ha protetti dalla polvere, Darklady sta tessendo un particolare incantesimo in un ultimo disperato tentativo di fermare il temibile demone.

Shuma-Gorath si sposta, quasi nuotando tra le nuvole nere che lo circondano.

Il gigantesco occhio si illumina di energia, ed i suoi tentacoli si allungano verso i sopravvissuti.

-Ora sarebbe il momento perfetto, milady

-Pazienza…è un incantesimo complicato, alcuni di loro stanno cercando di resistermi…

-Ho ignorato la vostra esistenza troppo a lungo ! Il regno dei mortali è finito…questo mondo appartiene a Shuma-Gorath !!!

L’energia colpisce il bersaglio con la potenza di un piccolo ordigno nucleare, ed i tentacoli gettano tonnellate di macerie sulla colonna di fumo che si sta alzando.

 

All’esterno della cupola

In volo sulla città nascosta, alle prime luci del mattino, due mistici stanno concentrando le proprie energie per riuscire ad avere accesso a ciò che sta succedendo.

Uno di essi è un umanoide taurino dalla pelle verde, con indosso una lunga cappa rossa. Egli è l’attuale Mago Supremo della Terra e della sua dimensione, Rintrah.

-Si sta agitando… nel nome della sacra Vishanti, per grazia di Hoggoth, Oshtur, e Agamotto, che questa barriera receda !!!

-Inutile, se la Vishanti avesse voluto fermare la propria nemesi non avrebbero permesso l’apertura del passaggio – risponde l’uomo dai capelli bianchi che risponde al nome di Modred il Mistico, abbandonando l’incantesimo che stava usando.

-Eppure questo è l’unico momento in cui Shuma-Gorath può ancora essere fermato ! Se entrasse nella nostra dimensione anche solo per un istante… il suo potere è inimmaginabile…

-L’unico modo di chiudere il passaggio è dall’altra parte della barriera, e noi siamo tagliati fuori.

Improvvisamente la barriera di energia si schiarisce, diventando prima porpora e poi verde. Qualcosa si apre…una palpebra, trasformando la cupola in un occhio grande come una città.

-Io sono Shuma-Gorath, Signore del Caos e rinato padrone di questa dimensione ! Inchinatevi al mio cospetto !

L’occhio inizia a generare dei tentacoli, a cui entrambi i mistici sono costretti a rispondere abbandonando ogni vano tentativo di impedire la crescita dell’occhio.

“Spero solo che l’azzardo di Adam funzioni…non so quanto ci possiamo fidare di quei tizi…” pensa Modred.

 

All’interno dell’occhio

Dalle macerie si alza un raggio di luce, che disintegra intere travi d’acciaio in pochi istanti. Poco dopo all’assalto si uniscono altri tipi di raggi, fino a quando non è stato aperto un passaggio.

Una salva di granate lo allarga, mostrando che qualcosa è sopravvissuto all’attacco di Shuma-Gorath: un campo di forza che contiene otto persone.

-Il tuo campo di forza ha retto allo sforzo, Destino – analizza il Mandarino, il cui anello disintegrante è ancora caldo per l’uso.

-Naturalmente. E’ stato progettato per resistere quindici secondi ad un attacco diretto di Galactus…e testato sul campo – si vanta il dittatore, schiacciando per primo le macerie sotto i propri stivali.

-C’è comunque voluto un mio incantesimo per potenziarlo – risponde Darklady.

-Bah ! Senza le mie armi non sareste mai usciti da soli ! – rincara la dose il Teschio Rosso.

-Le nostre armi, vorrai dire – prosegue il Barone Strucker riponendo la propria pistola futuristica.

-Che cosa ci facciamo qui ? Chi osa rapire il XIII Barone Zemo senza il suo permesso !? – chiede il nobile sguainando la spada.

-E’ stata una mia idea – ammette l’Imperatore del Crimine.

Viper trattiene a stento una risata:

-Questo sarà divertente…

 

In mezzo alle rovine della città, cosparse di centinaia di cadaveri, sei uomini e due donne improvvisano una tavola rotonda attorno ad una macchina che sta bruciando.

Il Dottor Destino osserva uno dei propri guanti, su cui sono proiettati dei dati sotto forma di ologramma.

-Secondo i sensori della mia armatura, il portale sarà completamente aperto tra 15.2 minuti.

-Le nostre possibilità di vittoria dopo l’apertura ? – chiede Von Strucker.

-Assolutamente inesistenti, Shuma-Gorath è tra i più potenti esseri mistici conosciuti. Potrebbe cancellare l’esistenza un secondo dopo essere apparso – chiarisce Darklady.

-Ed io che credevo non ci fosse niente di peggio che avere a che fare con Set – nota Viper.

-Se questo essere è assolutamente invincibile, noi che ci facciamo qui ? – chiede il Mandarino.

-Ritengo che esista un modo per chiudere il passaggio usando lo stesso manufatto che lo ha aperto, la Chiave della Dannazione – risponde l’Imperatore.

Destino scuote la testa:

-Un tale potere, nelle mani di tali incapaci…

-Perché dovremmo seguire un tuo piano, quando senza di te non avremmo nemmeno dovuto preoccuparci di questo mostro ? – prosegue il Teschio Rosso.

-E’ stato estremamente imprudente usare un potere del genere senza pensare alle conseguenze – conclude il Mandarino.

L’Imperatore del Crimine incrocia le braccia, e sotto il casco viola il suo volto si fa scuro.

-Se tra di noi c’è qualcuno che non ha mai perso una battaglia pur essendo assolutamente invincibile ed avendo preparato i propri piani nel modo più minuzioso, sarò ben lieto di ascoltare le sue critiche. In caso contrario, vogliamo decidere una strategia o vogliamo continuare a litigare fino a quando tutto l’universo sarà un cumulo di macerie ?

Nessuno dei presenti risponde, forse per timore di dare ragione all’ultimo arrivato del loro circolo. Poi, DeCeyt continua:

-Dottor Von Doom, ho ragione nel credere che la Chiave stia ancora alimentando il passaggio ?

-E’ ovvio che lo stia facendo, Shuma-Gorath ha bisogno di un’immensa concentrazione di energia trans-dimensionale da entrambi i lati del portale per riuscire a spostarsi.

-Quindi quello che dobbiamo fare è distruggere la Chiave… è possibile farlo senza che quel mostro se ne accorga ? – chiede Zemo.

-Potrebbe, ma a questo punto sta concentrando quasi tutte le sue energie nello stabilizzare il passaggio – risponde Darklady.

-Non mi piace quel “quasi”… - sorride amaramente Viper.

-Immagino che utilizzerà allora il potere della Chiave stessa, per non sprecare energie inutili… non ci noterà finché non saremo abbastanza vicini alla Chiave… - riflette ad alta voce il Mandarino.

-Dovremmo effettuare un attacco a sorpresa ed accerchiarlo…un blitzkrieg… - prosegue il Teschio Rosso.

-Ci esponga il suo piano, Imperatore.

-Ben volentieri, Barone Von Strucker. La Chiave della Dannazione si trova nell’ex base della Villains LTD, sotto le macerie del palazzo presidenziale; l’ho costruita per durare, e dispongo di molti accessi segreti. Una volta arrivati lei, il Teschio Rosso, Viper ed il Barone Zemo combatterete l’orda di demoni che sicuramente saranno evocati dalla Chiave. Questo darà al Mandarino, a Darklady e al Dottor Destino abbastanza tempo da concentrare tutto il proprio potere contro la Chiave, e distruggerla.

-Lei invece cosa ha intenzione di fare ? – chiede Victor Von Doom.

-Darvi modo di mettere piede nella mia base senza che i sistemi di sicurezza vi riducano in briciole.

-Come osa !? Le sue ben misere difese non sono nulla per Destino !

-Il Barone Wolfgang Von Strucker ridotto a semplice soldato ? Impensabile !

-Non mi fido ad avere un pazzo, una strega e un inferiore così vicini al potere assoluto !

-Se vuoi prendere il mio posto sei il benvenuto, Teschio, le tue doti di combattente non sono paragonabili alle mie – risponde per le rime il Mandarino.

-Senza di me non sareste mai in grado di superare le difese prima che Shuma-Gorath vi distrugga – argomenta l’Imperatore.

-E’ una sfida, DeCeyt ? Lei quanto pensa di poter durare contro di noi ? – chiede Viper.

-Ehi ! – grida Darklady – L’universo finirà tra dieci minuti, pensate di riuscire a non ammazzarvi per tutto questo tempo !?

Nessuna risposta, se non alcuni tuoni in lontananza.

-Allora, dov’è questa maledetta base ? – chiede il Barone Zemo.

 

Ex base della Villains LTD, Alberia

Uno degli anelli del Mandarino fonde il portellone d’entrata di uno dei passaggi segreti, mentre Viper e Zemo avanzano circospetti pronti a sparare a qualsiasi demone sia stato messo di guardia.

-Sia chiaro che lei non è al comando di questa squadra, DeCeyt – chiarisce il Barone Strucker.

-Destino non può essere comandato da nessuno.

-Questa non è nemmeno una squadra, tanto per cominciare… e poi che importa chi è al comando ? – risponde l’Imperatore.

-A me importa – rispondono all’unisono Strucker, Destino, il Teschio ed il Mandarino.

-Perché non concordiamo sul fatto che non sta comandando nessuno e ci sbrighiamo ? – propone Darklady.

-Nessun centro di comando, il caos…mi piace – risponde Viper.

Prima di tornare a litigare, lo strano gruppo raggiunge finalmente quello che cercava, la base vera e propria diverse decine di metri sottoterra. Due cannoni laser esplodono sotto i colpi di mezza dozzina di persone, e la porta successiva trasmutata in aria da Darklady.

Dall’altra parte, oltre un piccolo corridoio i cui emettitori di gas acido non resistono alle scariche d’energia dell’armatura di Destino, l’ingresso per la stanza dei monitor.

Infestata di decine, forse centinaia di piccoli demoni che sembrano dormire.

Quasi tutti i presenti azionano le proprie armi per causarne una strage, ma DeCeyt alza una mano per fermarli.

-Non sembrano ostili, non vogliamo attirare ancora l’attenzione… lasciatemi fare...

-Probabilmente sono la sua prima squadriglia… non vuole distruggere il mondo, lo vuole governare – riflette Strucker.

Camminando con cautela per non svegliare i demoni, DeCeyt raggiunge la postazione e collega il casco al terminale sulla poltrona, su cui non si siede perché già occupata da un demone dormiente.

-Un po’ di energia, prego.

Uno degli anelli del Mandarino si illumina, e così fanno tutti quanti gli schermi…che mostrano soltanto statica ed immagini di Shuma-Gorath.

-Sto disattivando tutti i sistemi di sicurezza ancora funzionanti. Abbiamo sette minuti per distruggere la Chiave, meglio sbrigarsi.

 

Arrivati al piano giusto, DeCeyt istruisce i tre del gruppo d’assalto su come raggiungere il laboratorio dove si trova la Chiave arrivando da punti diversi per accerchiarla.

Da qui è possibile vedere lo squarcio causato dall’attivazione della Chiave, abbastanza da disintegrare centinaia di metri di acciaio, cemento e titanio e far collassare tutto quanto il palazzo presidenziale.

L’unica cosa che ha impedito a tonnellate di detriti di cadere addosso alla Chiave sono stati i corpi di tutti i demoni evocati che si sono poi fusi per formare una sorta di osceno soffiitto organico.

Al centro di tutto, la Chiave della Dannazione ribolle di energie. Un gioiello rosso sangue, attraversato da vene blu che sembrano pulsare, accerchiato da una fitta rete di scariche elettriche di perfetta luminosità.

Senza svegliare i demoni, i tre criminali si posizionano a 120° mentre tutti gli altri calpestano i mostri pur di avvicinarsi il più possibile alla Chiave.

-Parteciperà anche lei alla battaglia, Imperatore ?

-Temo di esservi obbligato, Teschio Rosso; anche se non tutti hanno accesso a sieri ringiovanenti o corpi clonati…

-Cinque minuti all’apertura del portale – incita il Dottor Destino.

-D’accordo… non abbiamo altra scelta, adesso. Chiunque sia il capo, cominciamo.

I dieci anelli del Mandarino si accendono. L’armatura del Dottor Destino si aziona. Le energie mistiche di Darklady si radunano.

Abbastanza potere puro da livellare una città si concentra in un unico punto, abbattendosi spietatamente sulle incredibili difese magiche della Chiave che sembra quasi urlare.

Tutti i demoni sembrano svegliarsi di colpo, sbavanti di rabbia e odio, si avventano su di loro… immediatamente ricambiati dall’attacco di cinque super-criminali.

 

Viper ed il Barone Zemo sono i più rapidi, colpendo demone su demone con pistole, spade e coltelli, dosando ogni colpo e non risparmiando nessuno; la loro sembra una danza, persino divertente.

Il Teschio Rosso ed il Barone Strucker portano lo scontro su un lato più personale, ma in modo più strategico. Con le loro armi avanzate, oltre agli acidi del Teschio e all’Artiglio di Satana del Barone, il loro è uno spietato combattimento corpo-a-corpo. E’ una guerra, spietata e sanguinaria.

L’Imperatore del Crimine resta in disparte, calcolando ogni mossa con chirurgica precisione. Sfrutta la forza degli altri e la superiorità numerica dei demoni a suo vantaggio, usando le proprie armi per tenersi lontano dalla mischia e manipolare la situazione perché più demoni possibile finiscano sotto i colpi degli alleati o sotto i tre getti di potere che colpiscono la Chiave.

Lo scontro dura poco più di quattro minuti. Non si sente una parola, e non solo perché nessuno ha tempo da sprecare con le parole; con il frastuono dei tuoni di energia pura, gli spari e le grida di dolore dei demoni, nessuno sentirebbe niente.

Alleanze e strategie impensabili nascono e muoiono sul campo di battaglia. Nemici di lunga data si guardano le spalle, uomini e donne che in un altro momento darebbero tutto ciò che hanno per distruggere gli altri presenti rischiano la propria vita per un obiettivo comune: sopravvivere.

Per alcuni di loro, sono i quattro minuti più intensi che ricordino da molto, molto tempo. Di qualunque genere sia, gli otto stanno provando piacere da questa temporanea alleanza.

La battaglia è così cruenta che non sembra vero possa mai finire; invece a un certo punto non c’è più niente di demoniaco da colpire, nulla da infilzare, niente da uccidere.

-Abbiamo vinto ? – chiede il Teschio Rosso.

-Dovremmo farlo più spesso – sorride Viper.

-Sono troppo vecchio per certe cose… - ammette DeCeyt, togliendosi il casco e sedendosi un attimo sui cadaveri dei demoni per riprendere fiato.

-Siamo vicini, la Chiave sta per cedere… ancora un piccolo sforzo… - chiede Darklady, in realtà già stremata.

C’è un frastuono assordante, rispetto al quale il caos della battaglia non era che un sussurro. Due enormi tentacoli sradicano il macabro tetto, mostrando il colossale Shuma-Gorath ancora più grande e minaccioso di prima.

-E’ tutto inutile, stupidi mortali ! Il portale è quasi aperto ! Shuma-Gorath è supremo !

-Solo Destino può essere supremo – replica il Dottore, la cui armatura brilla ancora di più. Lo stesso fanno gli anelli del Mandarino, e Darklady quasi perde i sensi per l’energia che sta generando.

Il Teschio Rosso, Von Strucker, Zemo e Viper si riuniscono attorno alla Chiave facendo fuoco con tutto quello che hanno.

-No !!! Non vi permetterò di chiudere il portale ! Io sono Shuma-Gorath ! QUESTO MONDO E’ MIO !!!

L’onnipotente dio della distruzione raduna tutte le sue forze, puntando gli otto tentacoli ed il suo grande occhio carichi di energie inimmaginabili verso il gruppo di criminali.

-Ha commesso un imperdonabile errore di valutazione, mister Gorath… – risponde Augustus DeCeyt rialzandosi, rimettendo il casco e prendendo in mano la propria arma.

Qualcosa inizia ad incrinarsi sulla superficie della Chiave. Shuma-Gorath rilascia il suo attacco.

L’Imperatore del Crimine si avvicina ai suoi sette compagni, e fa fuoco sulla Chiave della Dannazione chiarendo:

-Questo mondo è nostro.

Qualcosa si spezza.

Una potentissima luce ultraterrena esplode dalla Chiave, inondando i presenti e risalendo attraverso il colpo rilasciato da Shuma-Gorath. La mostruosità aliena cerca di parare il colpo, ma la sua luce attraversa i tentacoli stracciandone la carne e perforandone l’essenza.

-Questo è impossibile ! Io sono Shuma-Gorath ! Io sono supremo ! Io sono…

-Sconfitto – sorride il Dottor Destino.

Poi, il mondo è avvolto dalla luce.

 

All’esterno della cupola

Persino Rintrah e Modred devono ripararsi gli occhi, quando l’immensa cupola tentacolare è distrutta dai raggi di luce purissima che provengono dal suo interno.

I militari che stavano cercando di fare breccia, invece, non vedono la luce. Non vedono nulla. Anzi, non sono neanche mai stati mobilitati.

Centinaia di migliaia di persone si risvegliano, con la sensazione di aver fatto un orribile incubo durante la notte… ma non si ricorderanno mai nessun dettaglio, per loro fortuna.

Gli edifici sono tornati al proprio posto. I danni sono stati riparati. I morti sono di nuovo vivi.

Senza la Chiave, il passaggio è stato distrutto retroattivamente. Per chi non è entrato in contatto con la Chiave, sotto ogni punto di vista non è mai stato aperto.

In un angolo buio, Shades si rimette gli occhiali da sole. Cerca di rialzarsi in piedi…e casca di nuovo. Non ricorda come, ma si sente le ossa rotte anche senza avere un corpo.

In un magazzino pieno d’armi Turbine, Diamond Dran e Slim Snake si risvegliano con un pessimo mal di testa.

Nel laboratorio della sede provvisoria della Villains LTD, i suoi agenti… Switch, Insomnia, Speed Demon, Eclisse, il Laser Vivente e Dreadface… riprendono lentamente i sensi.

-Che…che è successo ? – si chiede il Laser.

-Mi sono addormentata !? – si meraviglia Insomnia.

-Ho un pessimo sapore in bocca… - nota Switch.

-Dov’è finito DeCeyt ? - si interroga Speed Demon.

 

Palazzo Presidenziale di Alberia, sul tetto

Il sole splende forte sulla piccola nazione europea. Sono le otto del mattino, anche se pochi al momento se lo ricordano.

-Direi che è stato un successo – si complimenta da solo DeCeyt.

-Ha quasi distrutto il mondo, vorrà dire ! Per fortuna siamo intervenuti noi ! – risponde Zemo.

-Bah, senza Destino non avreste avuto possibilità.

Il Teschio Rosso alza gli occhi al cielo, dando le spalle a tutti.

-E’ stata una completa perdita di tempo…

-Tutto sommato siamo stati molto efficaci come squadra, non trovate ? – sottolinea Viper.

-Soprattutto per merito mio – sottolineano…beh praticamente tutti i presenti.

-Sarà il caso di separarci. Sarebbe disdicevole se il re di Latveria fosse visto in compagnia di simili criminali… ma per questa volta, Destino vi perdona.

-Vi chiedo ancora soltanto un secondo, signori e signore. Viper ha ragione. Insieme, per pochi minuti, abbiamo dimostrato quanto potremmo fare se solo riuscissimo a mettere da parte le nostre divergenze ideologiche e ci concentrassimo su un obiettivo comune.

-Victor Von Doom non ha bisogno di nessuno – spiega Destino, teleportandosi via.

-Per una volta sono d’accordo con quel pazzo megalomane… il Teschio Rosso non lavora con zingari, cinesi e streghe.

Mentre il nazista si allontana, il Barone Zemo gli fa eco:

-Lavoriamo bene insieme quando abbiamo un obiettivo comune, è vero… ma siamo troppo diversi per essere veri alleati.

-Anche se, forse, potremmo ancora trovare qualcosa di positivo in questo giorno. Ci terremo in contatto – conclude il Barone Strucker, allontanandosi con l’altro nobile.

I tre nazisti scompaiono ben presto dal tetto, lasciando l’Imperatore in compagnia del Mandarino, di Viper e di Darklady.

-Spero ci potremo reincontrare in circostanze meno bizzarre – saluta l’Imperatore accennando un inchino verso il cinese, che ricambia dicendo:

-Ne dubito, ma se dovesse mai dissociarsi da queste reliquie del passato…

Non termina la frase, scomparendo in un lampo di luce. Quando lo ha fatto, Viper batte i tacchi e fa un saluto nazista, a cui DeCeyt risponde con un cenno del capo.

-Le sue idee nichiliste mi intrigano, Imperatore, mi terrò in contatto. Heil Hydra !

Detto questo, la strana terrorista scompare lentamente dalla vista grazie al suo tradizionale sistema di teletrasporto.

Soltanto l’Imperatore del Crimine e Darklady restano sul tetto. Nascosta sotto il suo mantello, la donna del mistero resta in silenzio.

DeCeyt si toglie il casco, asciugandosi il sudore dalla fronte e lasciando che il vento gli scompigli i capelli bianchi.

-Oserei definirlo un discreto successo.

-Sta scherzando ? Se voleva sfruttare questa catastrofe per mettere d’accordo i grandi super-criminali, è stato un disastro.

-Al contrario, Darklady, è stato un successo inaspettato. Nessuno di loro ha seriamente cercato di uccidersi; credo sia un record. E lei ? Come ha scelto di considerare questa giornata ?

Lei si volta, e lascia uscire una mano guantata di nero dal mantello per farsela stringere.

-Non sono ancora sicura di potermi considerare una “grande super-criminale”… ma le sarò sempre grata di avermi liberato dalla mia prigione. Da oggi, ha una nuova alleata.

DeCeyt le afferra la mano…ma invece di stringerla, ne bacia il dorso.

-E questo, milady, è sufficiente a fare di questo giorno uno straordinario trionfo.

La donna ritrae la mano, avvolgendo il proprio mantello in una coltre di fiamme infernali che la inghiottono e la fanno sparire dalla vista con le parole:

-Lei è un uomo molto strano, professore…

Augustus DeCeyt è rimasto solo, in piedi sul palazzo presidenziale di Alberia. Si rimette un po’ in sesto e si guarda intorno: è cominciato un nuovo giorno.

-Meglio tornare al lavoro. Ho un’azienda da portare avanti.

 

In un’altra dimensione

Shuma-Gorath dorme, avvolto nei propri tentacoli. In questo luogo, egli è supremo. In questo luogo, egli è tutto. I suoi sogni, ogni suo minimo desiderio, qui sono una terrificante realtà.

Sta sognando. E nel suo sonno agitato, già vede il giorno in cui la Terra tornerà tra le sue spire…e ne sarà distrutta.

Egli è Shuma-Gorath, Signore del Caos, ed è molto stanco. Pregate che non si svegli mai più, perché i suoi sono sogni di morte.

 

 

FINE ?

 

 

 

 

[1] Come rivelato su Villains LTD #28

[2] Durante la saga Inferno2

[3] Vero, su Villains LTD #4